Seguendo la strada che san Francesco d’Assisi percorse nell’inverno del 1206 d.C., trentotto ragazzi membri dell’ACG (Azione Cattolica Giovani), hanno percorso a piedi, guidati da alcuni animatori, la strada che da Gubbio porta ad Assisi, nel periodo che va dal cinque all’undici agosto.

I ragazzi hanno affrontato un campo davvero particolare e diverso da quello cui erano abituati, ma non si sono scoraggiati e sono partiti per questa nuova esperienza davvero unica, non solo per assaporare la vita e le terre di San Francesco, ma soprattutto per imparare a conoscere se stessi.

Il tema del campo era proprio la conoscenza di sé e del progetto di Dio attraverso la Parola. Il titolo “da Parola ai tuoi passi” sta ad indicare che solo conoscendo le Sacre Scritture possiamo comprendere e fare nostro il progetto di Dio, che è un progetto di amore e condivisione. Uno dei modi per conoscersi è stare in silenzio; a tal proposito la guida spirituale che li ha accompagnati (il missionario saveriano Padre Serge) ha spiegato che attraverso il silenzio è possibile ascoltare se stessi. Se qualcuno non riesce a stare in silenzio perché ha paura, vuol dire che ha paura di se stesso: il più grande avversario che possiamo incontrare non sono gli altri che ci stanno intorno, ma siamo noi stessi.

Il tracciato percorso dai ragazzi è di circa quarantacinque chilometri di saliscendi, che spesso superano i duecento metri di dislivello, con una temperatura che nelle ore più calde sfiora i quaranta gradi. Il cammino inoltre alterna strade asfaltate con strade sterrate di ghiaia o terra non perfettamente pianeggiante, che ha causato vesciche ai piedi e crampi. Per di più i ragazzi portavano sulle spalle uno zaino su cui c’era il necessario per affrontare i tre giorni di cammino: vestiti, stuoie, gavette, sacchi a pelo… mentre il bagaglio dei restanti tre giorni si trovava in un convento di suore che sarebbe stata la postazione fissa dei ragazzi una volta arrivati ad Assisi. I giovani partecipanti avevano età varie, dai quattordici fino ai diciotto anni. Durante il cammino i ragazzi si sono fermati più volte per svolgere attività individuali e di gruppo, per vivere e comprendere a fondo il significato di spiritualità, per migliorare se stessi nel rapporto con Dio e con gli altri.

Durante il tragitto da Gubbio per arrivare ad Assisi i ragazzi sono stati ospitati da un eremita, padre Basilio, che ha risposto alle loro domande su chi è e cosa fa un eremita e sulle motivazioni che lo spingono a trascorrere una vita solitaria di preghiera e meditazione. Un’altra notte, prima di arrivare ad Assisi, l’hanno trascorsa a Valfabbrica, in una villetta parrocchiale adibita ai campiscuola, nella quale si sono potuti godere un meritato tuffo in piscina.

Un camposcuola in movimento come questo è stato veramente particolare, soprattutto perché ha unito gruppi di parrocchie diverse che, nei momenti di fatica e difficoltà, si sono impegnati ad aiutarsi l’un l’altro. Inoltre ha aiutato a comprendere meglio il progetto che Dio ha su ognuno di noi. La strada è stata tracciata da Gesù, noi dobbiamo scegliere di seguirla fino alla fine, come ha fatto San Francesco.