Da oggi iniziamo un cammino di meditazione sul Vangelo del giorno. Stiamo vivendo il 23 Marzo lunedì della IV Settimana di Quaresima.
Dal Vangelo di Giovanni vorrei sottolineare una frase:” Va’,tuo figlio vive”.
L’Amore di Dio ha un soggetto privilegiato, che non è il figlio guarito ma il padre, che viene salvato dalla parola ascoltata e diventa fede.
Ci si può dunque fidare solo della Parola di Dio?
L’uomo, dirigente del tempo, ha un bisogno di vita esattamente come noi. Quando si scontra con l’atrocità della morte cerca una possibilità, una via di uscita che solo Gesù riesce a dargli.
Quando ci si affida a Dio, tutto ciò che sembra finito riprende a vivere, nulla in Lui muore. Bisogna aver tanta fiducia,come quella del padre che, di fronte alla possibile tragedia più grande della propria vita,la morte del figlio, si affida alla Parola e quella a Parola lo salva.
Allora preghiamo: “Signore,aiutami a pesare le parole che pronuncio e a dare il giusto valore a quelle che ascolto.
Aiutami a dare voce a chi non ce l’ha ed ascoltare anche i silenzi,in questo tempo di coronavirus, che valgono spesso più delle parole,perché possa custodirli e proteggerli.” Amen
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