Celebriamo all’inizio del mese di Maggio la Festa di San Giuseppe Lavoratore.
Non possiamo oggi non ricordare tutte le persone a cui manca il lavoro; il cui lavoro è precario e quindi rende precaria la vita.
Non possiamo dimenticare che in questa grave crisi sanitaria tanti hanno perso il lavoro ed un salario di mantenimento.
Preghiamo per loro e, se abbiamo la possibilità, creiamo nuovi posti di lavoro.
Ho letto in una rivista,in questi giorni, che un’imprenditore,non prevedendo questa crisi,ha assunto altri 7 dipendenti.
Arrivata la crisi ha mantenuto gli accordi assumendoli ugualmente.
Il lavoro non gli manca ed è stato aperto al fratello nel bisogno. Ma fermiamoci un’attimo a riflettere sulla scrittura di questo giorno, venerdì della terza settimana di Pasqua.
Nella prima lettura gli atti ci raccontano la conversione di San Paolo.
Dopo aver ricevuto il Battesimo Paolo parte, senza indugio, ad annunciare il Vangelo.
Anche noi siamo chiamati a dare testimonianza della Parola e Gesù, Pane di Vita Eterna, è il sostegno nel nostro andare: ” La mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda”,ascoltiamo nel Vangelo.
Cristo da la sua carne da mangiare affinché noi avessimo la vita in Lui.
Non stanchiamoci mai di attingere a questa mensa per essere come Maria, forte si piedi della Croce, e testimoni della Gioia che nasce dal Vangelo.
Preghiamo:
“Signore Gesù Cristo,Figlio del Dio vivo,aiutaci ad essere docili come Maria Santissima, che accetto il Mistero della tua incarnazione, passione, morte e risurrezione finì ai piedi della Croce, quando ha contemplato il tuo dono di salvezza.” Amen
Il Signore vi Benedica
Nel nome del Padre del Figlio dello Spirito Santo.
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