E’ con questo slogan ripreso dal brano del Vangelo di Marco che è iniziato il nostro cammino di AC quest’anno. Noi siamo i ragazzi di quarto e quinto superiore del Settore Giovani dell’Azione Cattolica di Camerano. Nel nostro primo incontro le nostre educatrici ci hanno messo nelle mani questo impegno “Date loro voi stessi da mangiare” seguendo la testimonianza dei discepoli.

15022001

Quello che ci aspettava era prenderci cura dei poveri. Dopo aver approfondito e preso a cuore l’anno scorso il tema dell’amore per il prossimo, quest’anno siamo stati chiamati a vivere questo comandamento concretamente al Centro Caritas parrocchiale.

Visti i bisogni crescenti per via della crisi e della perdita di lavoro, non solo espressi da cittadini immigrati ma anche da cittadini italiani e da persone del nostro stesso paese, abbiamo pensato di dedicare il tempo del nostro incontro tenendo aperto un giorno in più il Centro Caritas. Se quindi prima il Centro era aperto la mattina e il pomeriggio di mercoledi ora è aperto anche il pomeriggio del venerdi dalle 18.30 alle 19.30. Poco, veramente poco tempo rispetto a quanto ce ne sarebbe bisogno ma come diceva Madre Teresa di Calcutta sono tante piccole gocce a formare l’oceano.

Per ora ci occupiamo solo della distribuzione dei vestiti lasciando ai più esperti la distribuzione del cibo che richiede delle procedure più dettagliate. Il nostro servizio è quindi quello di accogliere le persone, ascoltare le loro esigenze e consegnare loro il vestiario di cui hanno bisogno, compilando una scheda informativa in modo da lasciare traccia dei principali dati personali e di ciò che è stato preso dalle persone che sono passate.

La cosa più bella è, oltre ovviamente accontentare le persone, dialogare con loro. A volte capita anche di arrabbiarsi perché qualcuno vorrebbe portare via tantissime cose e non si può, per dare modo a tutti di ricevere comunque qualcosa. Per fortuna, se da un lato ci sono parecchie persone a venire, dall’altro ci sono tante persone che portano vestiti, sacchi su sacchi, valige su valige, che provvediamo a selezionare e smistare. Insomma per noi questo servizio è come mettere in pratica ciò su cui per tanti anni abbiamo riflettuto, è un tempo di ricchezza che ci viene dai sorrisi delle persone che ci salutano quando vanno via con buste dei vestiti di cui avevano bisogno, delle persone che portano i vestiti usati che possono ancora essere utili per qualcuno, ma anche un tempo di ricchezza perché in questo servizio viviamo la comunione, la comunione con altre culture, la comunione tra giovani, la comunione tra gruppi visto che con noi c’è anche una ragazza Scout che voleva sperimentare questo servizio, la comunione intergenerazionale perché spesso con noi c’è Memi, una signora che storicamente ha fatto parte del gruppo adulti dell’AC e da tanto dedica il suo tempo alla Caritas.

Il nostro gruppo poi quest’anno si occuperà anche di altri poveri, delle persone sole, un gruppo di circa 70 persone, soprattutto vecchiette, rimaste sole, a cui offriamo tradizionalmente un pranzo e animazione che quest’anno faremo il 5 maggio. Beh in questo caso sì..è proprio un “Date loro voi stessi da mangiare”!